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Sinistra Italiana - Palo del Colle

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Emergenza rifiuti: le risposte che non fornisce l'amministrazione

Pubblicato su 26 Giugno 2015 da sel palodelcolle (ba) in rifiuti, amministrazione, Conte

Conte e tutta la sua amministrazione tende a sottacere alcuni aspetti della situazione sul servizio d'igiene urbana e a mistificare la realtà dei fatti, cercando di attribuire ad altri la propria incapacità ad amministrare. Ho colto l'opportunità dalla interrogazione posta dal M5S al sindaco e dalla risposta del comandante della P.M. per precisare e rendere noti alcuni fatti e comprendere meglio quello che sta accadendo intorno a questo problema comune.

  1. La discarica di rifiuti solidi urbani di Andria è privata ed è stata chiusa dalla Regione Puglia dopo i rilievi dell’ARPA che hanno verificato l’inquinamento della falda acquifera. Questa discarica se non l’avesse chiusa la Regione Puglia, l’avrebbe fatto la Procura della Repubblica indagando i suoi vertici;
  2. A seguito di questa chiusura una parte dei nostri rifiuti sono stati dirottati presso una discarica in provincia di Taranto, se non prima di essere trito vagliati e biostabilizzati presso l’impianto dell’AMIU. Questo impianto ha una limitata capacità di accoglimento dei rifiuti perché non progettato per esigenze di territorio più vaste e non è aperto 7 giorni su 7. Anche i cittadini baresi non conferiscono i propri rifiuti la domenica ed i festivi ed hanno una indice di raccolta differenziata del 35%, superiore al nostro comune.
  3. Il nostro comune non è organizzato per effettuare la raccolta differenziata e questo ci porta ad avere problemi con il servizio d’igiene pubblica. L’amministrazione, nel frattempo che entrasse in vigore la nuova gestione da parte dell’ARO BA2, visto che la Lombardi Ecologia non rispettava il capitolato speciale d’appalto poteva evitare la proroga del contratto nel 2012 e provvedere all’indizione di un appalto ponte, organizzando il servizio per la raccolta porta a porta. Esattamente come è successo a Binetto che fa parte dello stesso ARO BA2 e che da inizio anno ha iniziato la raccolta differenziata porta a porta ed ha raggiunto l’obiettivo del 50% circa. Anche Adelfia, appartenente ad altro ARO, ha indetto un appalto ponte e la raccolta differenziata porta a porta è iniziata ad aprile 2014 raggiungendo l’obiettivo di oltre il 70% e pochi giorni fa il suo sindaco ha annunciato l’abbassamento generale della TARI per i suoi cittadini.
  4. Il canone che il nostro comune paga alla Lombardi Ecologia per il servizio prestato, da bilancio consuntivo 2014 approvato da quest’amministrazione all’unanimità della maggioranza, è pari ad euro 2.212.173,42. Mentre, le penali pagate dalla ditta per non aver rispettato il capitolato speciale d’appalto è pari a circa 36 mila euro. Queste penalità sono il massimo che si possono comminare alla ditta per non aver raggiunto gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dal capitolato speciale d’appalto. Quindi chi trae vantaggio da questa gestione? Il nostro Comune o la Lombardi Ecologia? E perché non si è posto fine a questo disservizio?
  5. Se entro la fine del mese di giugno non aumenteremo del 5% la raccolta differenziata rispetto al mese scorso di novembre, pagheremo in tassazione 25,82 €/t di ecotassa, come l’anno scorso. Si precisa che il tributo dell’ecotassa ritorna ai comuni sotto forma di finanziamenti/investimenti per migliorare la raccolta differenziata a cui anche il nostro comune può accedere.
  6. Dal 2011 ad oggi la raccolta differenziata di tutta la Regione è passata dal 17% al 34%. Il nostro comune invece è stato in contro tendenza ed ha contributo a tenere bassi questi obiettivi, passando dal 18% al 13% di raccolta differenziata.
  7. Per ulteriore precisione, soprattutto per il sindaco Conte e per tutta la sua amministrazione - che non perde occasione per scaricare la responsabilità alla Regione Puglia, mettendo in discussione l’organizzazione e la legge regionale di organizzazione in ARO e ATO dicendo che avrebbero preferito la gestione autonoma del nostro comune - si rende noto che l’organizzazione degli ambiti territoriali in Aro ed in Ato deriva dalla applicazione di una legge nazionale, ovvero il D.Lgs. 152/2006, modificato con il D.Lgs. 16/2008 e rivisto con il D.L. n. 2/2010, periodo in cui ha governato Berlusconi.
  8. In ultimo, il vecchio piano di gestione dei rifiuti del governo Fitto prevedeva gli inceneritori o termovalorizzatori, i cui prodotti di combustione dispersi nell’aria producono gravi danni alla salute umana. Per gli inceneritori o termovalorizzatori di questo piano, i cui iter autorizzatori non erano terminati, la Regione Puglia di Nichi Vendola non ne ha consentito la realizzazione.
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