RIFIUTI ABBANDONATI, ASS. PICCININNI: È UN FATTO DI INCIVILTÀ. MA È SOLO QUESTO? - Sinistra Italiana

 La questione rifiuti nel nostro paese sembra essere irrisolvibile. Sono di qualche giorno fa le foto dell’ennesima segnalazione di abbandono di sacchi neri di indifferenziato nel pieno centro cittadino, a cui è seguita una dichiarazione dell’ass. Piccininni con delega ai rifiuti. Sembra che a conferire in maniera indifferenziata e nei luoghi sbagliati siano dei residenti, iscritti al ruolo Tari, ma che non ne vogliono sapere del porta a porta.

Screen dell'articolo di palodelcolle.net.

Se da un lato riteniamo apprezzabile lo sforzo dell’attuale amministrazione che ha ripulito le periferie, raccolto i rifiuti abbandonati su alcune strade di campagna prossime al paese e iniziato una campagna di sensibilizzazione con i manifesti giganti, dall’altro ci sorge spontanea una considerazione importante: si è iniziato a mettere mano al monitoraggio? Spieghiamolo: in cosa consiste il monitoraggio?

 All’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata tutte le utenze sono state munite di pattumelle e di bustoni gialli per la plastica, tutti dotati di dispositivo rfid. Il bracciale che indossano (o dovrebbero indossare) tutti gli operatori addetti alla raccolta serve proprio a riconoscere quel dispositivo associato a ogni singola utenza che automaticamente trasferisce il dato non appena il rifiuto viene recuperato dal secchio (o dalla busta gialla).

 In questo modo i dati trasferiti servono a monitorare COSA, QUANTO E DA PARTE DI CHI viene conferito. Ovviamente all’appello risulteranno solo le utenze intestatarie di TARI e solo in questo modo è possibile verificare chi pur avendo le pattumelle non conferisce in modo adeguato. (il discorso evasione e quindi chi non conferisce affatto e molto probabilmente abbandona i rifiuti in campagna o in periferia merita un capitolo a parte).

 Che sia per inciviltà e/o per scarsa sensibilizzazione verso il tema che non viene effettuata in maniera capillare, a quasi 5 anni dall’avvio del nuovo sistema questo stato dell’arte è INACCETTABILE! E diventa ancora più inaccettabile se paragonato ai comuni limitrofi, che fanno parte del nostro stesso ARO, in cui il monitoraggio puntuale avviene.

 

Schermata della app relativa a Palo mancante della sezione "report conferimenti", esistente nelle app relative agli altri comuni AROBA2 come si vede nelle foto successive
 
 Questa è la schermata dell’app per smartphone di AROBA2 che permette ai cittadini degli altri comuni di visualizzare il report dei conferimenti: un utente TARI di Palo invece non ha accesso a quella voce del menu, forse perché i conferimenti non sono monitorati?

Schermata app altri comuni AROBA2 con la sezione "Report Conferimenti" in evidenza
 Un indizio in tal senso proviene dalle buste gialle per la raccolta della plastica che sono sprovviste di barra con chip ormai da diversi mesi.

Gli utenti Tari degli altri comuni AROBA2 possono vedere il report dettagliato dei loro conferimenti. Ma questo dato è più utile al comune per i controlli.
Inoltre, la dichiarazione dell’ass. Piccininni rilasciata a palodelcolle.net, dopo la segnalazione dei rifiuti abbandonati in via della Minerva, lascia presagire che questo tipo di controllo ancora oggi non viene effettuato se non dalle telecamere/fototrappole. Le telecamere sono superflue se trattasi di utenze censite al ruolo tari. È arcinoto che il sistema di raccolta con pattumelle con rfid permette un monitoraggio in continuo dei conferimenti delle utenze. Quindi se ad abbandonare i rifiuti sono utenti regolarmente censiti al ruolo Tari, si suppone che nessuno si prenda la briga di controllare i dati sui conferimenti di queste utenze. Questo sarebbe ancora più grave degli abbandoni vicino alla chiesa Matrice, perché farebbe pensare che il controllo manchi su tutte le utenze e questo potrebbe essere anche uno dei motivi per cui non diminuiscono gli abbandoni nelle campagne palesi.

 Tre indizi fanno una prova: quando si conferisce al CCR (o meglio a quello che tuttora viene adattato a CCR) in via Sturzo, il conferimento dovrebbe essere registrato attraverso la lettura della tessera magnetica che faceva parte del kit consegnato insieme ai bidoncini all’avvio del porta a porta. Chissà in quanti ancora oggi si chiedono a cosa servisse quella card e magari in molte case sarà stata smarrita o cestinata perché ritenuta, a giusta ragione, inutile.

 Questo sistema di raccolta dati certamente rappresenta la prima forma di controllo sull’abbandono dei rifiuti, ma a Palo siamo in ritardo di quasi 5 anni. All’amministrazione Amendolara e all’ass. Piccininni chiediamo: quanto tempo ancora ci vorrà per recuperare questo gap?
Sarebbe anche interessante conoscere se, nel tempo, le utenze che non conferiscono con i mastelli siano state invitate a farlo o quante di loro siano state sanzionate. Il monitoraggio è fondamentale per la riuscita del sistema, soprattutto in vista di una futura tariffazione puntuale.