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Sinistra Italiana - Palo del Colle

blog politico

Il Sindaco si dimette dal Prefetto

Pubblicato su 17 Giugno 2014 da sel palodelcolle (ba) in amministrazione politicalocale

Ieri sera (16 maggio '14), presso il laboratorio urbano Rigenera, abbiamo appreso dal sindaco Conte che qualche giorno fa aveva rimesso le proprie dimissioni nelle mani del prefetto Antonio Nunziante e che lo stesso Prefetto le ha respinte con la motivazione di essere personalmente contrario ai commissariamenti delle amministrazioni in quanto ritiene che la politica locale sia sospesa e che non avesse alcun commissario disponibile da inviare a Palo.

Di fronte a tali considerazioni ed esternazioni trasecoliamo! Innanzitutto le dimissioni di un sindaco vanno rimesse al consiglio comunale che ne prende atto ed apre formalmente una crisi che può risolversi entro venti giorni, così come prevede il Testo Unico degli Enti Locali, pena appunto il commissariamento fino a nuove elezioni, esattamente come avvenuto altre volte ed in tantissimi enti in tutta Italia.

Riteniamo che i rapporti tra gli organi collegiali del Comune, il Sindaco e il Prefetto debbano essere improntati alla correttezza istituzionale nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ognuno, evitando ogni tipo di fuoriuscita dai margini delle rispettive competenze. Siamo rammaricati dell'atteggiamento paternalistico del Prefetto nei confronti del Sindaco, che non ha fatto altro che svilire il Consiglio Comunale ed il voto espresso dai cittadini alle amministrative del 2011, fino al punto che si apprendono notizie di dimissioni del Sindaco all'interno di una conferenza sulla legalità. Crediamo che sia sbagliato offrire il fianco a chi immagina che ci sia un regia occulta che manovra le sorti della nostra città, più del Consiglio Comunale, che è l'organo di indirizzo e controllo dell'attività del Comune secondo le leggi dello stato italiano.


Noi riteniamo che il commissariamento di un comune, pur sospendendo l'attività politica per un arco di tempo molto breve (al massimo un anno), è sempre meglio di una amministrazione in crisi per tutto il tempo che la separa dal voto (e nel nostro caso mancano più di due anni). Far vivacchiare una amministrazione che ha perso la propria spinta propulsiva e che non ha più un orizzonte per la nostra Città, (ammesso che quest'Amministrazione l'abbia mai avuto!) può essere un danno più grave del commissariamento.

Al Sindaco chiediamo di far subito chiarezza sullo stato della sua maggioranza, se c'è ancora o se è svanita, evitando di scegliersi l'interlocutore di comodo per nascondere la sua debolezza e la mancanza di iniziativa politica su tutti i livelli: dalla gestione della cosa pubblica fino alla gestione delle forze che compongono la sua maggioranza.
Al prefetto Antonio Nunziante, chiediamo di non interferire con la vita politica del nostro paese, consapevoli delle ripercussioni che il ruolo che ricopre potrebbe avere nella nostra città e che l'unica garanzia per il buon andamento della politica è il rispetto delle leggi dello Stato, come Egli stesso ha richiamato nel corso della conferenza del quale era l'ospite relatore.

La democrazia appartiene al popolo e non può essere sottratta per alcun motivo: un popolo che sbaglia troverà al proprio interno la forza morale ed i giusti principi per riformarsi e per esprimere una classe politica, senza che altri tentino di condizionare questo percorso: è questo il principio della sovranità popolare scritta in Costituzione e questo spirito è il caso di dire che va rigenerato.

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