Chi sosteremo alle prossime amministrative

L'assenza di una lista di SEL a queste amministrative, già resa nota con un comunicato, ha suscitato un dibattito tra i nostri simpatizzanti e tra i cittadini palesi: per alcuni abbiamo sbagliato a non presentarci, per altri è stata la scelta più giusta. La gran parte ha apprezzato la chiarezza e la trasparenza del nostro comunicato. C'è stato anche chi ha chiesto di sentire l'altra campana per una equilibrata valutazione, ma ad oggi nessuno ha sentito rintocchi e la linea che prevale è quella di ignorare le nostre considerazioni.

Qualcuno, parlando a titolo personale, ci accusa di favorire in questa competizione elettorale il centro-destra di Conte e Minerva perché rendiamo noti i fatti accaduti in questi mesi di trattative nella ricerca di un candidato sindaco unitario per il centro-sinistra. A loro vogliamo ricordare che oggi il centro-destra è spaccato e questo è avvenuto per la dura opposizione da noi condotta fuori e dentro il consiglio comunale.

Noi in questi anni abbiamo tentato di unire tutto il centro-sinistra, quello che si rifaceva a Italia Bene Comune e all'opposizione dell'amministrazione Conte, seppur consci che qualche consigliere di opposizione non era poi distante dal centro-destra e alla luce delle attuali compagini elettorali, i nostri timori non erano infondati.

Quando con il PD abbiamo avviato il cantiere del centrosinistra, nel novembre 2014, già a livello nazionale le nostre strade erano divergenti e tuttavia speravamo che l'argine al centrodestra palese fosse un buon motivo per stare assieme. Poi, dopo le regionali del 2015, le cose sono cambiate, le scelte programmatiche sono state accantonate e a prevalere su tutto è stata la discussione sulla scelta del candidato sindaco.

Noi abbiamo proposto un percorso aperto alla città. Un percorso che prevedesse anche le primarie in caso di più candidature tra le forze che condividevano regole e linee programmatiche di massima. Ci siamo trovati di fronte ad un muro di gomma che ha fatto solo perdere tempo a tutti. Ci siamo trovati di fronte gli stessi vizi che combattiamo a livello nazionale, con le imposizioni e gli attacchi al sistema democratico e alla Costituzione. Abbiamo preso atto della metamorfosi in corso nella coalizione e che la distanza cresceva sempre più fino a determinare la rottura dei rapporti politici.

Ora molti ci chiedono cosa farete a queste amministrative? Chi sosterrete alle votazioni del 5 giugno? Sono domande che ci stiamo ponendo in questi giorni. Per il momento possiamo solo dire chi di certo non sosterremo. Non sosterremo che si rifà all'ideologia fascista. Non sosterremo chi deciderà di votare Sì al referendum costituzionale di ottobre. Non sosterremo chi non firma per chiedere il referendum abrogativo sulle liste bloccate e sul premio di maggioranza previsto dall'Italikum. Iniziamo da queste piccole cose per orientare i nostri elettori e noi stessi, convinti che bisogna guardare un po' più lontano delle nostre mura e che i problemi di Palo sono del tutto simili a quelli dei comuni vicini. Solo con una visione politica, quella che pare mancare in queste amministrative, si possono cambiare le cose. Dopo queste amministrative, chiunque vinca, Palo sarà la stessa e chi promette cambiamenti dalla A alla Z per Palo dopo il 5 giugno non fa i conti con la realtà.

Noi intanto per domenica prossima, 22 maggio, saremo in piazza Diaz dalle 11 alle 13 e dalle 19,30 alle 21,30 con un banchetto per raccogliere le firme sui due referendum sull'Italicum e ad informare su perché votare NO al referendum costituzionale di ottobre.