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Sinistra Italiana - Palo del Colle

blog politico

Il TAR rivede il piano regolatore di Palo: "Eccesso di potere"

Pubblicato su 23 Agosto 2010 da Marco Locurcio in urbanistica

ScreenHunter 01 Jun. 18 19.00

Una nuova pagina è stata scritta sulla travagliata vicenda del Piano Urbanistico Generale (PUG) di Palo del Colle: infatti il TAR (cfr. sentenza n. 1961 e 1962 del 2010) accogliendo il ricorso dei proprietari dei suoli fra la zona 167 e il centro del paese ha annullato la sentenza di approvazione del PUG limitatamente alle aree dei ricorrenti.
Il PUG declassa l’area in questione da zona di completamento, così come definita dal precedente Programma di Fabbricazione, a zona di espansione riducendone fortemente l’indice volumetrico da 3-4 mc/mq a 0,5 mc/mq.
Questo perché l’area è gravata dall’oneroso compito di soddisfare le esigenze in termini di standard di tutto il centro cittadino. Tale retrocessione appare ancora più lampante se confrontata con l’indice di 1,43 mc/mq regalato ai proprietari di suoli ben più lontani dall’abitato.
Il TAR ravvisando un eccesso di potere da parte dell’amministrazione comunale ha evidenziato la suscettività edificatoria dell’area e la sua naturale classificazione quale zona di completamento poiché confina con aree costruite. Quindi i principi della perequazione sono stati ampliamente disattesi nonostante il largo uso di comparti perequati sì ma solo nelle intenzioni. Inoltre i comparti sono illegittimi perché il “P.U.G. sarebbe andato ben oltre le competenze proprie della strumentazione urbanistica di carattere generale”: delimitare i comparti, assegnare un preciso indice volumetrico è compito della pianificazione a carattere esecutivo successiva a quella generale. Questa sentenza sconvolge totalmente l’impostazione del piano e pone interrogativi sui principi che ne hanno guidato la sua formazione; la variazione dell’indice comporta la necessità di giustificare un surplus di volumetria che va ad aggiungersi al sovradimensionamento preesistente e legato a presunti errori del progettista. L’illegittimità dei comparti implica una ridiscussione del piano nella sua totalità.
pug.JPGI modi per evitare questa ennesima figuraccia dell’amministrazione del dott. Luigi Viola c’erano ed erano stati indicati proprio da noi ex diessini, guidati dall’allora segretario dott. Rosario Viola, purtroppo soltanto omonimo dell’attuale sindaco. Il comportamento dissociato del segretario che diventato sindaco ha completamente dimenticato quanto il giorno prima diceva ha deluso chi come noi lo aveva sostenuto e così Luigi ha preso il sopravvento su Rosario disattendendo i suoi impegni coadiuvato da abili collaboratori.
Nelle osservazioni (cfr. osservazioni n. 74) presentate in tempi non sospetti da noi ex-DS avevamo parlato di perequazione iniqua che inspiegabilmente premia i possessori di suoli periferici e penalizza magari chi ne ha uno al centro del paese e paga da trenta anni l’ICI; ci eravamo espressi contro la scelta del progettista di non voler ricucire lo strappo che divide la 167 dal centro. Avevamo evidenziato la necessità di ridare al PUG la sua dignità di strumento generale distinguendo le scelte di natura strutturale da quelle di tipo programmatico e ciò avrebbe comportato l’indicazione delle arterie principali, delle invarianti ambientali piuttosto che della lottizzazione esecutiva. Consiglieri di entrambi gli schieramenti gridano allo scandalo dicendo “noi l’avevamo detto”; beh forse voi l’avevate detto (a me non risulta) ma noi l’avevamo scritto e se solo qualcuno ci avesse dato l’attenzione che meritavamo non ci troveremmo nelle condizioni attuali.
La prossima mossa tocca al sindaco: ricorrere presso il Consiglio di Stato, rivalersi sul progettista evidentemente incompetente, cercare di adeguare il PUG, far riappacificare Luigi con Rosario, qualunque essa sia appare lontana la fine di questa lunga storia tipicamente palese.
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