Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
Sinistra Italiana - Palo del Colle

blog politico

Sel-lab invia le osservazioni al Progetto parco eolico "Pezza Rossa"

Pubblicato su 28 Agosto 2010 da sel-lab in Ambiente, impianto eolico

Sono state spedite oggi sia al Settore Ecologia della Provincia di Bari che al Comune di Palo del Colle le osservazioni al progetto del Parco Eolico "Pezza Rossa". Di seguito il testo delle osservazioni.

 

foto.eolicoIl presente documento intende fare osservazioni al progetto depositato il 13 maggio presso il Settore Ambiente della Provincia di Bari dalla società Enel Green Power spa e relativo alla realizzazione di un impianto eolico nel Comune di Palo del Colle. Gli atti progettuali sono stati successivamente depositati presso il Comune di Palo del Colle, che in data 9 luglio 2010 ne ha pubblicato all’Albo Pretorio l’avviso di deposito. Medesimo avviso è stato pubblicato sul BURP n. 121 del 15/7/2010, e in tale avviso di deposito si affermava che “il luogo ove possono essere consultati gli atti nella loro interezza” era il Servizio Ambiente della Provincia di Bari, in via Positano, 4, Bari.

Osserviamo che gli elaborati del progetto non sono stati pubblicati né sul sito della Regione Puglia né su quello della Provincia, come invece previsto dalla L.R. 11/2001 e dal D.lgs. 152/2006.

La società proponente non ha adottato forme di pubblicizzazione del progetto, nonostante esso coinvolga direttamente numerose aziende agricole e proprietari di terreni, e indirettamente tutti i cittadini di Palo del Colle e dei paesi limitrofi. Su sollecitazione dei cittadini più attenti, l’amministrazione comunale ha indetto una pubblica assemblea, tenutasi venerdì 20 agosto 2010, nella quale tuttavia era assente la società proponente. Pertanto i chiarimenti più approfonditi sono rimasti senza risposta.

Per quanto detto, è necessario ripartire con i termini delle osservazioni, per consentire a tutti ed in modo particolare ai diretti interessati, di acquisire tutti gli elementi di conoscenza per le determinazioni conseguenti.

A sfavore della conoscenza dell’impianto ha giocato anche il periodo estivo durante il quale gli Uffici Comunali osservano un solo rientro pomeridiano; ciò ha reso problematica e difficile per chi lavora, la consultazione diretta degli atti. Il legislatore ben conosce la difficoltà della consultazione di atti che ammontano a diverse centinaia di pagine, e ha previsto a tal fine che il Proponente depositi gli atti anche su supporto informatico: ciò però, così non è stato nel caso in questione.

La riapertura dei termini si impone ancor più dal momento che il Proponente afferma in più punti che la disponibilità dei terreni “è stata garantita mediante la stipulazione di contratti con i rispettivi proprietari”: tale affermazione risulta falsa, visto che numerosi proprietari, contattati dal sottoscritto di persona, hanno riferito di non saperne nulla.

Grazie all’assemblea cittadina di cui si è detto, tuttavia, è stato possibile farsi un’idea della grandezza dell’intervento. E’ apparso subito a tutti evidente che la gran parte del suolo agricolo a Sud Ovest della città era coinvolto dalle 36 pale, collocate senza alcun ordine. A chi conosce direttamente i luoghi appare chiaro che l’impianto incide profondamente nella zona dedicata alle attività agricole, paesaggisticamente più integra. Le pale eoliche, alte 100 metri, ossia quanto un palazzo di 30 piani, e con rotore di diametro 100 metri, appariranno come 36 grandi pugnali conficcati al suolo. Il corpo di una sola torre, alto il doppio del campanile romanico di cui Palo del Colle è fiera, ha un volume di circa 1000 metri cubi,ossia l’equivalente di 4 appartamenti di 85 metri quadri. E questo, moltiplicato per 36, dà un’idea della trasformazione che il nostro territorio agricolo rischia di subire.

Quello che di questo progetto colpisce immediatamente è l’idea di massimizzare il numero di pale da installare sul territorio, contro ogni considerazione del principio di precauzione, che in questi casi è invece bene adottare.

Il territorio in questione, seppur non abitato in maniera residenziale, è luogo oltre che di coltivazione, anche del tempo libero dei Palesi; qui si viene per correre, per giri in bicicletta, per pic nic al fresco durante la stagione più calda o per raccogliere la frutta nel frutteto di famiglia nei tardi pomeriggi estivi. Se queste attività di piacere possono essere disturbate dalla presenza delle torri e dagli effetti conseguenti, c’è da chiedersi se le attività lavorative che si svolgono in prossimità degli impianti non ne siano invece addirittura compromesse.

E ciò per due ordini di ragioni: il primo è quello visivo. Quali effetti produce l’alternanza regolare e parossistica di luce-ombra prodotta dalle pale che girano, su un agricoltore intento, ad esempio, ai lavori di potatura su una scala alta 5 metri? Su tali effetti di “disorientamento” ormai esiste una vasta letteratura, che è bene esaminare.

Ma esiste anche un secondo ordine di riflessione, e cioè quello legato all’impatto sonoro. Per il progettista è possibile lavorare sotto la pala senza alcuna difficoltà. Tuttavia nel progetto si legge che con una velocità del vento di 12 metri al secondo (m/s) si ha un livello di rumore pari a 105 deciBell (dB), ma il progettista tralascia di dire che è l’equivalente di un concerto rock! C’è da chiedersi poi, cosa succeda quando il vento soffia alla massima velocità ammissibile con l’esercizio della pala, ovvero poco meno di 25 m/s (limite di attività), ma nella relazione progettuale non vi è risposta: sul livello acustico l’unica simulazione fatta è quella con il vento a 12 m/s. E per continuare con la metafora musicale, probabilmente assisteremmo ad un rave-party.

Tutto lo studio sul rumore appare approssimativo: si simula il decadimento sonoro su un piano di una sorgente puntiforme che emette un livello sonoro di 105 dB, ma non si dice nulla su come si arrivi a questo modello.

La realtà appare in verità più complessa: non si valutano gli effetti del vento nella trasmissione del suono, ancor più forti in presenza di molteplici sorgenti, né si valutano gli effetti di rumori a bassa frequenza, responsabili dei maggiori effetti sulla salute umana, come attesta la letteratura scientifica.

Va chiarito che non si ha alcuna pregiudizio sull'utilizzo delle pale eoliche per produrre energia elettrica, ma quello che colpisce in questo caso è la consistenza del progetto: si tratta di un mega impianto, collocato in un territorio molto frequentato, seppur poco usato per la residenza, e che potrebbe confliggere con l'uso agricolo e/o hobbistico. Procedere con cautela sarebbe più che opportuno.

Il nostro Comune non ha mai avviato una discussione politica sulla localizzazione nel proprio territorio di impianti di produzione di energia elettrica con pale eoliche, prova ne è la mancanza del Piano Regolatore degli impianti eolici (PRIE). Attraverso questo strumento di pianificazione le amministrazioni comunali possono individuare aree dove non possono essere installati impianti eolici, oltre a tutte le aree già escluse ai sensi del Regolamento Regionale n. 16 del 4 ottobre 2006. Ed è bene ricordare che tale Regolamento all'art.14 esclude la possibilità di realizzare impianti eolici se le amministrazioni non sono dotate di PRIE.

In questi ultimi mesi, da più parti si solleva la necessità di porre un freno all'eolico selvaggio che sta prendendo piede in tutta Italia e in modo particolare in Puglia. C'è chi propone una immediata moratoria di tutti i mega impianti, sia fotovoltaici che eolici, che stanno devastando il territorio pugliese. Attualmente la programmazione sui siti eolici appare essere completamente nelle mani di società private, il cui unico scopo è il massimo profitto. E qui nel caso di Palo del Colle osserviamo che con questo progetto tutte le aree sfruttabili con l'eolico sono utilizzate da ENEL Green Power e che qualora il progetto passasse nella sua interezza, ad altri soggetti resterebbero poche altre possibilità.

L'amministrazione comunale deve avviare, a nostro avviso, una discussione per dotarsi, con il coinvolgimento della popolazione, di un piano regolatore per gli impianti eolici, teso a minimizzare gli effetti negativi sul paesaggio, sulla fauna e sulla salute della popolazione. In assenza di tale pianificazione, l'amministrazione non deve consentire l'installazione di pale eoliche.

 

In conclusione, alla luce di quanto detto in premessa:

1. si osserva che il Comune di Palo del Colle non ha il Piano Regolatore degli impianti eolici (PRIE), perciò non è possibile autorizzare impianti sul territorio palese ai sensi dell'articolo 14 del Regionale n. 16 del 4 ottobre 2006;

 2. si richiede che, in subordine al rigetto del progetto, quest'ultimo sia sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale.

3. si richiede che, per il mancato rispetto di quanto previsto dalla legge regionale 11/2001 e dal D.lgs 152/2006, si riaprano i termini di presentazione delle osservazioni per consentire a tutti, ed in modo particolare ai diretti interessati, di acquisire gli elementi di conoscenza per le determinazioni conseguenti.

4. si chiede che siano verificate le parole del Proponente, secondo cui sarebbero stati stipulati contratti con i proprietari dei terreni;

5. si chiede che siano approfondite le analisi sui rumori,senza tralasciare lo studio degli effetti delle basse frequenze;

6. si chiede che siano esaminati più attentamente gli aspetti paesaggisti e siano forniti simulazioni fotografiche più significative di quelle fornite (simulazione fotografica AST09);

7. si chiede che le autorità competenti valutino gli effetti sul paesaggio, in un ottica che tenga conto anche degli impianti eolici autorizzati nei comuni circostanti.

 foto zona

territorio palese

areenonidonee

 

 

Commenta il post