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Sinistra Italiana - Palo del Colle

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Incompatibilità Amendolara: i nuovi pareri del Ministero non cambiano la situazione

Pubblicato su 6 Febbraio 2015 da sel palodelcolle (ba) in amministrazione, politica locale, urbanistica

Pubblichiamo l'intervento fatto dal nostro consigliere comunale Nunzio Cutrone nello spazio riservato alle comunicazioni al consiglio del 29 gennaio in risposta a quanto affermato dal consigliere-incompatibile A. Amendolara nel precedente consiglio comunale del 29 novembre 2014.

A seguire, la polemica nata successivamente a questo intervento con il consigliere E. Cassano che ha strumentalizzato la discussione sull'approvazione del regolamento della commissione mensa scolastica per censurare la nostra opinione.

COMUNICAZIONI 29.01.2015

Egregio presidente chiedo la parola su una questione che nello scorso consiglio comunale, all'interno di un provvedimento, il consigliere Amendolara ha preso la parola per affermare che il Ministero dell'Interno smentisce se stesso affermando che la situazione del consigliere Amendolara non è di incompatibilità con il ruolo di progettista.

Non avendo la documentazione non abbiamo preso la parola quel giorno in attesa di poter leggere le carte. Ora chiedo di poter intervenire al fine di confutare quanto detto dal consigliere Amendolara nel precedente consiglio e quanto affermato sugli organi di stampa poco abituati a leggere le carte.

Con l'ultimo parere il Ministero chiarisce al consigliere Amendolara di non aver mai applicato l'articolo 78 del testo unico, ma solo l'articolo 63 e ribadisce per tanto che “il consigliere comunale che svolga la professione di ingegnere può liberamente esplicare la propria attività lavorativa, nel territorio comunale, anche nei settori dell'urbanistica e dell'edilizia, ferma restando l'applicabilità nei suoi confronti delle norme finalizzate ad evitare l'insorgere di situazioni di conflitto d'interessi, idonee ad inficiare l'imparzialità e la trasparenza dell'azione amministrativa”.

Certo, se un privato conferisce l'incarico ad un ingegnere consigliere comunale di fare una villetta e per fare una villetta è necessaria una variante urbanistica perchè non è prevista la villetta tra le tipologie consentite, appare logico che non ci sia incompatibilità tra la carica di consigliere e quella di progettista e che in tal caso sia sufficiente la non partecipazione alla decisione della variante urbanistica.

Diversa cosa è progettare un comparto urbanistico ex novo, comparto dove il comune ha pure delle proprietà ed aderisce in sede di adozione.

Va quindi chiarito che il parere del Ministero non cambia di una sola virgola la questione da questo consiglio affrontata con l'approvazione ad unanimità del riconoscimento della incompatibilità.

Il consigliere-progettista, se vuole mettere un punto definitivo alla questione, non è in quest'aula che deve ribadire la sua estraneità sulle questioni dell'incompatibilità, ma dinnanzi al tribunale civile, come prevede la norma, facendosi votare la decadenza e ricorrendo contro di essa. Solo così, con una sentenza che valuti complessivamente le norme ruolo che il consigliere ha avuto nell'urbanistica palese, si potrà dire una parola finale. E finché questo non avverrà, la questione si pone solo su un piano politico. E noi continuiamo a sostenere che il ruolo svolto dal consigliere-progettista rientra tra le incompatibilità previste dall'articolo 63. Non si tratta di una questione personale, ma di un dovere nei confronti dei cittadini affinché siano fugate le ombre tra interessi privati e interessi collettivi.

Polemica con il consigliere E. Cassano

Se ieri (29.01) sera il consiglio comunale si è insediato è perché io l'ho fortemente voluto. Ho voluto che il regolamento mensa fosse approvato, anche in dieci, anche in nove (in tal caso sarebbe stato necessario la riapprovazione con maggioranza semplice in un altro consiglio comunale). La responsabilità delle assenze sia della maggioranza che delle opposizioni non era mia e non dovevo essere io a farmene carico, dando così l'opportunità al sindaco di soprassedere sulle assenze della maggioranza e di attribuire la responsabilità alla minoranza (così come ha tentato di insinuare Della Guardia). Solo con la mia presenza, unica tra i banchi dell’opposizione, il consiglio avrebbe potuto insediarsi, e a quel punto con il resto dell’opposizione abbiamo concordato la posizione da tenere in consiglio: entrare in aula per approvare il regolamento per l'istituzione della commissione mensa scolastica.

Dopo le dichiarazioni iniziali del sindaco sono intervenuto per fare delle dichiarazioni circa l’incompatibilità di Amendolara. Cassano, invece, intervenuto con oltre un’ora di ritardo dalla convocazione, ha censurato le mie dichiarazioni stigmatizzandole come "un fatto trito e ritrito che non interessa ai presenti. Voglio battere politicamente la maggioranza", e proponendo egli stesso che si andasse avanti sul regolamento mensa, non facendo caso che la sua presenza in consiglio è stata chiesta dal consigliere del suo stesso gruppo per consentire l'approvazione del regolamento alla prima votazione (con la maggioranza qualificate dei due terzi, ossia 11 consiglieri).

Come al solito, il vicepresidente del consiglio richiama al punto all’ordine del giorno (la cui discussione appunto non aveva ancora avuto inizio) i consiglieri di minoranza, e permette a quelli di maggioranza di divagare liberamente. Del tutto fuori luogo quindi è stata la presa di posizione del consigliere Cassano sia perché non rispettale opinioni altrui, sia perché strumentalizza la questione dell'incompatibilità per censurarmi e per pormi in cattiva luce difronte all'opinione pubblica. L'incompatibilità di Amendolara non è un fatto che riguarda solo il consiglio come se fosse una casta, ma riguarda l'intera collettività palese perché il conflitto d’interessi non è con il consiglio comunale, ma con gli interessi collettivi che in consiglio si rappresentano.

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