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Sinistra Italiana - Palo del Colle

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Asilo nido di via Ciavriello: procedure anomale di affidamento e senza valutazione dei costi di gestione.

Pubblicato su 2 Novembre 2015 da sel palodelcolle (ba) in amministrazione, scuola

Asilo nido di via Ciavriello: procedure anomale di affidamento e senza valutazione dei costi di gestione.

A seguito delle osservazione che avevamo sollevato in Consiglio Comunale sulla questione Asilo Nido di via Ciavriello nei giorni scorsi ci siamo recati presso gli uffici comunali per chiedere informazioni. Con piacere abbiamo appreso che le eccezioni che avevamo sollevato in consiglio comunale sul tipo di procedura di gara da seguire per la selezione dell'affidatario del Servizio e sulla forma di contratto saranno risolte. Infatti si farà ricorso alla procedura aperta (ex art. 55 del Codice dei Contratti), invece che la procedura negoziata (ex art. 57 del Codice dei Contratti) e il tipo di contratto con cui sarà affidata la gestione sarà la concessione invece della locazione, anche se la delibera di consiglio comunale conterrà le inesattezze. Inoltre, per quanto riguarda la determinazione del canone concessorio ci è stato confermato che non esiste nessuna valutazione dei costi di gestione ma che è stata fatta una indagine di mercato, ovvero che si farà sulla base di quanto fatto a Toritto e Grumo, scelta che ovviamente critichiamo.

Inoltre siamo venuti a conoscenza che la struttura a tutt'oggi è inidonea all'uso e che, sulla base delle prescrizioni della ASL, ha bisogno di alcuni interventi "strutturali da modificare o creare ex novo", come per esempio l'allaccio all'impianto idrico fognante, ed altro.

Ci chiediamo perchè queste prescrizioni arrivano a lavori ultimati? Non era possibile una valutazione preventiva della Asl? Ad ogni modo auguriamo che gli interventi siano fatti velocemente al fine di poter attivare il servizio senza ulteriori ritardi.

 

 Testo intervento in consiglio comunale

La realizzazione dell’asilo nido rientra nell’ambito del PIRP, ossia programmi urbanistici integrati per il recupero delle periferie e per il rilancio del settore dell’edilizia della Regione Puglia. Faccio presente a questo consiglio che Il PIRP di Palo del Colle ha un investimento totale di 28 milioni e 580 mila euro, suddivisi in: 3 milioni di euro di fondi regionali; 4 milioni 134 mila euro di fondi comunali, 7 milioni 125 mila euro di finanziamenti dei Soggetti Privati destinati alla realizzazione di attrezzature e servizi collettivi, urbanizzazioni ed altre opere diverse dagli alloggi e 14 milioni 171 di fondi privati per la realizzazione di un complesso residenziale (Parco Sereno) composto da alloggi da destinarsi ad edilizia privata (60%) e ad edilizia pubblica convenzionata (40%).

Di questi svariati milioni di euro, ad essere spesi sono essenzialmente la quota regionale con la realizzazione del“parco di 3500 mq” di via Auricarro e dell’asilo nido di via Ciavriello, mentre i privati finora hanno fatto ben poco e si è in attesa della realizzazione dei 18 alloggi di edilizia popolare e di cui si attende la costruzione da diversi anni. 

Inoltre, del famigerato progetto del “parco di 3500 mq” è stato realizzato solo una piccola parte, perché non risulta realizzata una superficie di circa 3000 mq: tanto per intenderci, quella posta a ridosso dell’altro lato di via Auricarro. Sul parco, inoltre, c'è da aggiungere che non si è posta la necessaria attenzione in fase di esecuzione dei lavori agli alvaretti degli alberi, che sporgono di circa 3 centimetri. Questo costituisce un serio pericolo per tutti i frequentatori perché chiunque può facilmente inciampare e in modo particolare i bambini che si ricorrono.

Tornando alla questione all’ordine del giorno, vorrei fare alcune considerazioni in merito al provvedimento di approvazione della concessione d’uso della struttura che viene portato oggi in consiglio comunale dopo otto mesi dalla convocazione della 3^ commissione consiliare, Sicurezza sociale e pubblica istruzione, che andò deserta e si sciolse quando si verificò che mancava il numero legale.

Quello che doveva essere l’inizio della valutazione del provvedimento che il consiglio si sarebbe apprestato successivamente ad approvare non è mai avvenuto. Nonostante questo, feci presente agli uffici le mie prime perplessità sul provvedimento. In particolare espressi perplessità sulla scelta della locazione invece della concessione in uso come atto per l’assegnazione in uso dell’immobile al gestore del servizio.

Perché come noto c’è differenza fra concessione amministrativa e locazione:

In proposito, la corte dei conti, Sez. V, sentenza 6 dicembre 2007 n. 6265, ha affermato che l’Ente Locale non gode di discrezionalità nel compiere la scelta tra i due strumenti di attribuzione in godimento a soggetti terzi del bene ma che, nella scelta tra le varie soluzioni percorribili, questo debba avere quale parametro di riferimento esclusivamente la natura ed il regime giuridico a cui conseguentemente questo è sottoposto e la cui qualificazione costituisce valutazione di merito dell’Ente stesso.

Quindi la scelta dell’una o dell’altra forma di contratto è subordinata alla natura giuridica del bene immobile.

Nel nostro caso l’immobile da destinare a sede dell’asilo nido è un bene patrimoniale indisponibile, perché a destinazione vincolata, o è un bene afferente il patrimonio disponibile?

Questo è un primo punto che io vorrei si chiarisse, perché dagli atti non si evince nulla in merito.

Questa differenza è importante perché, se l’immobile è patrimonio indisponibile allora deve essere assegnato con un atto di concessione se invece si tratta di un bene patrimoniale disponibile è possibile stipulare un contratto di locazione.

Un’altra considerazione riguarda la procedura di gara per la scelta del contraente.

Secondo la proposta di deliberazione il consiglio deve deliberare di utilizzare la procedura negoziata, di cui appunto all’art. 57 del D.Lgs. 163/2000, come riportato in delibera, per l’affidamento in concessione d’uso dell’immobile oggetto della fornitura del servizio di asilo nido.

A tal proposito, la procedura negoziata a cui si fa riferimento, secondo il comma 2 lettera a) dello stesso art. 57 è consentita: “qualora, in esito all'esperimento di una procedura aperta o ristretta, non sia stata presentata nessuna offerta, o nessuna offerta appropriata, o nessuna candidatura. Nella procedura negoziata non possono essere modificate in modo sostanziale le condizioni iniziali del contratto. Alla Commissione, su sua richiesta, va trasmessa una relazione sulle ragioni della mancata aggiudicazione a seguito di procedura aperta o ristretta e sulla opportunità della procedura negoziata; (lettera così modificata dall'art. 4, comma 2, lettera g), legge n. 106 del 2011).”

Bene, ad oggi, non risulta che sia stata esperita alcuna procedura aperta e che ci una relazione della Commissione sullo svolgimento della gara stessa. Quindi, non si può eseguire la procedura negoziata.

Detto questo, il consiglio comunale non può approvare questo indirizzo, al massimo sarà una valutazione successiva degli uffici, oppure della giunta.

Questi sono atti gestionali e non si possono ignorare i procedimenti amministrativi oppure inserirli nelle delibere e dare per scontato che tutto vada bene, tanto ci sono i pareri dei responsabili di servizio.

Queste valutazioni e considerazioni, che sono sostanziali, sono più che sufficienti affinché il provvedimento venga ritirato per gli opportuni approfondimenti del caso.

A questo si aggiunge: 1) che manca una valutazione dei costi di avvio della gestione, per cui non si deduce con quale criterio viene fuori il canone di locazione di base che è di 3 mila euro e di contro c’è che la manutenzione straordinaria è a carico del nostro comune, compreso la polizza anti incendio di cui non se ne conosce il valore; 2) Non è indicato quale retta massima è possibile chiedere per usufruire del servizio che rimane pubblico e deve essere reso accessibile a tutti; 3) Non sono previsti minimi posti per bambini con disabilità, il che può escludere alcune famiglie dall’usufruire del servizio; 4) Non è prevista alcuna forma di pranzo o ticket per i bambini e questo potrebbe gravare sulle famiglie e/o sul bilancio del nostro Comune; 5) Nel capitolato dell’appalto, manca la vigilanza della struttura contro i furti e gli atti vandalici che possono essere compiuti e sappiamo che questa vigilanza non può essere fatta dalla P.M o dai Carabinieri che al massimo intervengono a danno compiuto.

Per questo, non posso esprimere un voto favorevole. E’ opportuno che si facciano degli approfondimenti, delle valutazioni e le scelte che il caso richiede. Ma se la maggioranza sarà ostinata e sorda, e metterà ai voti il provvedimento, mi opporrò con il voto contrario.

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