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Sinistra Italiana - Palo del Colle

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Un aumento della TARI evitabile!

Pubblicato su 16 Marzo 2017 da sel palodelcolle (ba) in amministrazione, rifiuti, bilancio

Oggi, 16 marzo, sarà in discussione in consiglio comunale l’approvazione del piano finanziario e delle tariffe Tari 2017 (tassa per raccolta e smaltimento rifiuti). Con l’avvio del porta a porta la percentuale di raccolta differenziata sale significativamente, e ci aspetta che a scendere sia la tariffa che i cittadini corrispondono per il servizio. Ancora una volta, invece, l'amministrazione comunale di turno non trova di meglio da fare che aumentarla e, infatti, chi si aspettava che il dato di raccolta differenziata del mese di gennaio, che porta al 70% il recupero dei materiali, andasse di pari passo con la riduzione della tassazione non può che rimanere deluso davanti ad un aumento del 10%.

CRITERIO DELLA DETERMINAZIONE DELLA TARIFFA
Un primo dato che salta all'occhio, e che contraddice un'amministrazione volta al cambiamento dalla A alla Z, è quello della conferma del criterio di determinazione della tariffa. Si è scelto di mantenere una tariffa ponderata al mq piuttosto che dividere la tariffa in due parti, fissa e variabile, e tenere conto anche del numero degli occupanti delle utenze domestiche. Facendo un raffronto con le tariffe di Bitetto, comune in cui il criterio adottato è diverso, si nota subito che un'utenza domestica della stessa superficie, fino a tre occupanti, a Palo paga molto di più. Il sistema adottato a Bitetto è più conforme al principio “chi più inquina più paga”, infatti è il numero degli occupanti a determinare la quantità di rifiuti prodotti, non la superficie degli immobili. Per fare un esempio: a Palo una casa con un solo occupante di 100 mq. paga una Tari di circa 300 euro, a Bitetto 187,98. Anche per determinate utenze non domestiche il metodo adottato da Palo non è propriamente equo: per esempio per gli studi professionali viene applicata una tariffa molto alta rispetto ai rifiuti che effettivamente producono. Con il nuovo sistema di raccolta è previsto il passaggio alla tariffazione puntuale e una divisione della tariffa, in parte fissa e in parte variabile, sarebbe propedeutica a questo passaggio, quindi perché mantenere ancora la tariffa ponderata a mq? Regolamento tariffe Bitetto

PIANO FINANZIARIO
Venendo invece al piano finanziario della TARI 2017, documento propedeutico per valutare la tassazione da applicare, quello che emerge subito è che risulta superficiale e non adattato al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. Mancano del tutto i costi del trattamento e riciclo per la gestione dei rifiuti differenziati, come se si portasse ancora tutto in discarica. Per esempio i costi della Tersan, l’azienda che smaltisce il nostro umido, non sono messi nel giusto riquadro e non è trasparente l'analisi che porta ad un totale di 1 milione e 30 mila euro per i costi di trattamento e smaltimento.
Screen piano finanziario 2017

ANALISI DEI COSTI E PROIEZIONI
Un'analisi possibile dei costi non può che tener conto dei nuovi dati dei primi due mesi del 2017, che certamente sono a disposizione dell'amministrazione. Quello che ci è possibile fare, visto che manca l'obiettivo che si dovrebbe prefiggere il piano finanziario, è la proiezione per tutto l'anno partendo dai dati di gennaio che sono pubblicati sul sito della regione Puglia. Secondo le nostre proiezioni avremmo costi di 320 mila euro per il trattamento dell'umido, circa 250 mila euro per il conferimento in discarica dell'indifferenziato, altri 27 mila euro per il recupero dei rifiuti da spazzamento (a noi risulta un costo di 105€ per tonnellata e non i 20 dichiarati nel piano finanziario!), più altri 26 mila euro per il trattamento degli ingombranti per un totale di circa 623 mila euro. Per il calcolo dei costi relativo alla frazione umida abbiamo utilizzato il dato di 220 tonnellate mensili previsti dal contratto con Tersan - e non i costi per le quantità effettivamente raccolte come da dati dichiarati sul sito della regione Puglia che hanno comportato, nei soli mesi di dicembre e gennaio, un regalo alla Tersan di circa 9 mila euro.

A questi costi vanno forse aggiunti i costi per le raccolte straordinarie dei rifiuti dalle campagne e che non è possibile quantificare perché occorre dividerli dal dato generale che l'amministrazione conosce. Infine il dato totale dovrebbe comprendere anche l'ecotassa per i rifiuti dell'anno scorso che dovrebbe ammontare a circa 204 mila euro. La somma totale quindi diventerebbe di 827 mila euro che risulta inferiore di circa 203 mila euro della somma posta nel piano finanziario. Anche i compensi per i materiali recuperati risultano sottostimati. La proiezione dei dati di gennaio porterebbe a dei ricavi di 116 mila euro contro i soli 80 mila posti nel piano finanziario, e c’è da considerare che nei prossimi mesi la percentuale della R.D. potrebbe migliorare andando ad abbassare ulteriormente i costi e a migliorare i compensi.Dati gennaio 2017 - sit.puglia.it

DISAVANZO GESTIONE 2016
Un altro aspetto importante riguarda i 266 mila euro di disavanzo della gestione 2016 caricati nella tassazione di questo anno. Di questi ben 196 mila euro sono la differenza tra il valore complessivo messo a ruolo e quello effettivamente riscosso nel 2016. In pratica accade che le somme non pagate da qualcuno ricadono nuovamente come tassazione per tutti. Infine va ricordato che quest'amministrazione ha in cassa 600 mila euro di tassazione riscossa dai cittadini negli anni passati e trattenuta dai canoni Lombardi per effetto dell'indice errato di inflazione applicato e che dovrebbero essere restituite ai cittadini in quanto la tassa non può superare la copertura del costo del servizio.

A tutto questo si aggiunge che con questo piano finanziario si va a certificare che gli operatori in servizio sono 28 a tempo indeterminato, con meno 10 operatori che con la passata gestione Lombardi erano assunti a tempo determinato. Questo comporta un maggiore carico di lavoro per i primi ed un maggiore profitto per l'azienda, diversamente da quanto stimato dal Piano Industriale.

AUMENTO TARI EVITABILE
In conclusione, pur non avendo accesso a tutti i dati per una valutazione puntuale, dalla nostra analisi risulta che ci sono i margini per evitare questo aumento della tassazione. Quello che si comprende ancora una volta è che la gestione e il controllo del sistema dei rifiuti non è all'altezza della situazione e che non si è capaci di dare le risposte giuste. Sarebbe opportuno che chi non è all'altezza del compito faccia un passo indietro.

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