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Sinistra Italiana - Palo del Colle

blog politico

Percezione e realtà della sicurezza urbana discusse in un incontro senza dibattito

Pubblicato su 13 Dicembre 2018 da sel palodelcolle (ba) in politica locale, zaccheo

L'incontro di ieri sera tra i rappresentanti delle forze dell'ordine, il prefetto di Bari e la sindaca di Palo del Colle non è stato molto utile per la nostra cittadina. Chi lo aveva immaginato come un momento di confronto tra i diversi soggetti istituzionali e i cittadini di Palo del Colle non può che esserne uscito con un senso di delusione e di rammarico per una occasione sprecata.
Già da una lettura attenta della locandina si sarebbe dovuto capire che era pensata a tesi precostituita, vale a dire che il senso di insicurezza del palesi era sovrastimato rispetto alla realtà dei dati e che questi non lasciavano pensare ad una recrudescenza dei fenomeni malavitosi.

Ma era difficile immaginare che a nessuno sarebbe stata data la parola per confutare la tesi che ci veniva propinata. Che confronto è quello dove a nessuno è data la possibilità di parlare? Anche perché i dati non sono neutri, alcuni si valutano, altri non si prendono in considerazione, altri non sono esaustivi dei fenomeni che si vogliono valutare. Per esempio chi può dare il dato sulla percentuale dei piccoli furti o dei tentativi di furti che non vengono denunciati? Chi valuta il dato della tempestività dell'intervento tra la chiamata e l'arrivo dei carabinieri? Quanto la vita normale delle persone è condizionata da una serie di comportamenti preventivi volti a scongiurare episodi incresciosi?
Per le strade di Palo ormai si gira solo con auto vecchie perché una nuova auto ha una elevatissima probabilità di essere rubata, le famiglie si organizzano per non lasciare la casa incustodita e si attrezzano per renderle più simili a dei bunker, non si indossano più collane o orecchini di valore per non parlare delle devastazioni nelle campagne palesi, dove si ruba di tutto, persino i lucchetti e i segnali stradali!

Quello che non ci saremmo mai aspettato è il rovesciamento della realtà, dove il questore chiama la sindaca alle proprie responsabilità sulla utilizzazione degli strumenti messi a sua disposizione dalla recente legislazione quale il daspo urbano, come se a Palo ci fossero parcheggiatori abusivi o sbandati senza fissa dimora.
Solo il prefetto ha provato a smorzare i toni della polemica assurda che si stava innescando e a nessun cittadino palese è stata data la possibilità di difendere le nostre ragioni che la sindaca, in evidente difficoltà, non riusciva a sostenere per non alimentare lo scontro.

A noi è apparso inaccettabile quello che stava accadendo. Sebbene i sindaci abbiano avuto degli strumenti per intervenire sulla sicurezza urbana, ammesso che abbiano risorse umane ed economiche per metterli in pratica, è ancor più vero che i temi dell'ordine pubblico restano competenza dello Stato e non dei comuni. Come pure, se la sicurezza sociale - ossia il sistema di interventi pubblici finalizzati a garantire ai cittadini condizioni di vita dignitose e a proteggerli dai rischi più gravi dell'esistenza (lavoro, pensioni, sanità, welfare) - attiene alle scelte politiche in genere, la sicurezza urbana non può concretizzarsi senza l'ausilio delle forze dell'ordine.

Nella sala erano presenti molti consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, che hanno potuto assistere alla serata. Anche a loro non è stata data la possibilità di parlare. A noi non resta che confidare nella possibilità che tutto il consiglio comunale sappia approntare un ordine del giorno per dare voce alla cittadinanza palese, quella voce che nella serata di ieri le è stata negata!
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