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Sinistra Italiana - Palo del Colle

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Il sindaco si ritrova in consiglio senza la sua maggioranza

Pubblicato su 30 Marzo 2014 da sel palodelcolle (ba) in amministrazione, politica locale

Il sindaco si ritrova in consiglio senza la sua maggioranza

Il 26 marzo il consiglio comunale è stato convocato per approvare il piano industriale del ciclo dei rifiuti dell'ARO Ba2, un ambito che vede riuniti 7 comuni, tra cui Palo, con capofila il comune di Modugno. L'approvazione del piano è propedeutica alla messa a punto della gara d'appalto che sceglierà la nuova società che gestirà unitariamente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nei 7 comuni. Tale piano è stato adottato dai sindaci in sede di ARO Ba2 il 7 marzo e necessitava da parte dei consigli comunali della approvazione definitiva, in pratica una ratifica di quanto concordato tra i vari comuni.
A sorpresa il passaggio in consiglio comunale non è stato per nulla una cosa scontata. La maggioranza si è presentata in consiglio comunale senza un numero sufficiente di consiglieri per garantire il numero legale, ma, fatto ancor più grave, una parte della maggioranza, in particolare i consiglieri Amendolara, Della Guardia e Del Vecchio, hanno posto in discussione l'approvazione del piano industriale dell'ARO Ba2, opponendosi con motivazione che sono apparse pretestuose e fatte fuori tempo.
Il sindaco e la sua maggioranza, oltre ad aver seguito tutti i passi dell'ARO (costituzione, adesione alla strategia rifiuti zero, affidamento dell'incarico di redazione del piano ad Attilio Tornavacca, etc), avevano già una prima bozza del piano il 20 febbraio scorso e su di essa potevano esprimere le eventuali riserve e criticità. In più, il consigliere di SEL Nunzio Cutrone aveva già chiesto, senza ottenere riscontro, nel consiglio comunale del 20 febbraio che la bozza fosse resa pubblica, per permettere a tutti i cittadini, gruppi poltici e sociali, comitati e movimenti presenti sul territorio di fare le proprie valutazioni in tempo utile per il recepimento.
Ma se all'opposizione ed ai cittadini il piano è stato consegnato molto più tardi, il sindaco e la sua maggioranza lo conoscevano già: Conte ha partecipato alle riunioni dell'Aro, così come il consigliere Amendolara, a volte accompagnando il sindaco, a volte in qualità di consigliere delegato dal sindaco in rappresentanza del nostro Ente. In tale sede, leggendo i verbali delle riunioni, sia il sindaco, sia il consigliere Amendolara non hanno mai espresso le loro riserve. E Conte, come abbiamo già detto, il 7 marzo ha votato favorevolmente in sede ARO.
C'è da domandarsi a questo punto chi ha rappresentato in sede ARO il sindaco. Di certo non la sua maggioranza, e forse nemmeno se stesso, visto che lui stesso ora mette paradossalmente in discussione il piano, forse per ricompattare la sua maggioranza.
Ma il fatto grave è che la decisione di Conte in sede ARO di votare favorevolmente, è stata bocciata dalla sua maggioranza in consiglio comunale. Si tratta di una vera e propria sfiducia nei confronti del sindaco. La dimostrazione che il ruolo decisionale non spetta a lui. Che senza l'avvallo del capogruppo PDL, lui non decide nulla. Tanti in città ne hanno sentore, questa ne è una dimostrazione lampante
È paradossale, quindi, che il Sindaco, in occasione dell'intervista rilasciata alla tv locale Punto tv, neghi la crisi della sua amministrazione. Affermare questo vuol dire non comprendere i fatti politici, perché una semplice lettura di questi, porterebbe a dover tirare le conseguenze. Al prossimo consiglio comunale, convocato per il giorno 1 aprile, vedremo chi farà il passo indietro, chi ha già approvato il piano o chi dichiara in consiglio di non volerlo approvare. Un modo per capire chi effettivamente decide.

Aggiornamento del 31 marzo:
Il sindaco ha annunciato che la maggioranza domani diserterà il consiglio comunale, consiglio convocato sempre dalla sua stessa maggioranza. Poi sempre il sindaco annuncia ai consiglieri e al presidente del consiglio la nuova convocazione per il 10 aprile. Ma da quando è il sindaco a convocare i consigli comunali?
Non è che sentendosi esautorato dal consiglio, per ripicca tenta di esautorare il Presidente del consiglio?

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