Il 26 marzo il consiglio comunale è stato convocato per approvare il piano industriale del ciclo dei rifiuti dell'ARO Ba2, un ambito che vede riuniti 7 comuni, tra cui Palo, con capofila il comune di Modugno. L'approvazione del piano è propedeutica alla messa a punto della gara d'appalto che sceglierà la nuova società che gestirà unitariamente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nei 7 comuni. Tale piano è stato adottato dai sindaci in sede di ARO Ba2 il 7 marzo e necessitava da parte dei consigli comunali della approvazione definitiva, in pratica una ratifica di quanto concordato tra i vari comuni.
A sorpresa il passaggio in consiglio comunale non è stato per nulla una cosa scontata. La maggioranza si è presentata in consiglio comunale senza un numero sufficiente di consiglieri per garantire il numero legale, ma, fatto ancor più grave, una parte della maggioranza, in particolare i consiglieri Amendolara, Della Guardia e Del Vecchio, hanno posto in discussione l'approvazione del piano industriale dell'ARO Ba2, opponendosi con motivazione che sono apparse pretestuose e fatte fuori tempo.
Il sindaco e la sua maggioranza, oltre ad aver seguito tutti i passi dell'ARO (costituzione, adesione alla strategia rifiuti zero, affidamento dell'incarico di redazione del piano ad Attilio Tornavacca, etc), avevano già una prima bozza del piano il 20 febbraio scorso e su di essa potevano esprimere le eventuali riserve e criticità. In più, il consigliere di SEL Nunzio Cutrone aveva già chiesto, senza ottenere riscontro, nel consiglio comunale del 20 febbraio che la bozza fosse resa pubblica, per permettere a tutti i cittadini, gruppi poltici e sociali, comitati e movimenti presenti sul territorio di fare le proprie valutazioni in tempo utile per il recepimento.
Ma se all'opposizione ed ai cittadini il piano è stato consegnato molto più tardi, il sindaco e la sua maggioranza lo conoscevano già: Conte ha partecipato alle riunioni dell'Aro, così come il consigliere Amendolara, a volte accompagnando il sindaco, a volte in qualità di consigliere delegato dal sindaco in rappresentanza del nostro Ente. In tale sede, leggendo i verbali delle riunioni, sia il sindaco, sia il consigliere Amendolara non hanno mai espresso le loro riserve. E Conte, come abbiamo già detto, il 7 marzo ha votato favorevolmente in sede ARO.
C'è da domandarsi a questo punto chi ha rappresentato in sede ARO il sindaco. Di certo non la sua maggioranza, e forse nemmeno se stesso, visto che lui stesso ora mette paradossalmente in discussione il piano, forse per ricompattare la sua maggioranza.
Ma il fatto grave è che la decisione di Conte in sede ARO di votare favorevolmente, è stata bocciata dalla sua maggioranza in consiglio comunale. Si tratta di una vera e propria sfiducia nei confronti del sindaco. La dimostrazione che il ruolo decisionale non spetta a lui. Che senza l'avvallo del capogruppo PDL, lui non decide nulla. Tanti in città ne hanno sentore, questa ne è una dimostrazione lampante
È paradossale, quindi, che il Sindaco, in occasione dell'intervista rilasciata alla tv locale Punto tv, neghi la crisi della sua amministrazione. Affermare questo vuol dire non comprendere i fatti politici, perché una semplice lettura di questi, porterebbe a dover tirare le conseguenze. Al prossimo consiglio comunale, convocato per il giorno 1 aprile, vedremo chi farà il passo indietro, chi ha già approvato il piano o chi dichiara in consiglio di non volerlo approvare. Un modo per capire chi effettivamente decide.
Aggiornamento del 31 marzo:
Il sindaco ha annunciato che la maggioranza domani diserterà il consiglio comunale, consiglio convocato sempre dalla sua stessa maggioranza. Poi sempre il sindaco annuncia ai consiglieri e al presidente del consiglio la nuova convocazione per il 10 aprile. Ma da quando è il sindaco a convocare i consigli comunali?
Non è che sentendosi esautorato dal consiglio, per ripicca tenta di esautorare il Presidente del consiglio?