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Sinistra Italiana - Palo del Colle

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Piano industriale dei rifiuti: l'amministrazione strumentalizza chi ha studiato per nascondere la propria crisi.

Pubblicato su 12 Aprile 2014 da Nunzio Cutrone in amministrazione, rifiuti, Ambiente

Arriva per ultimo il consiglio comunale di Palo del Colle ad approvare il piano industriale dell'Aro Ba/2, un piano che dovrebbe consentire ai sette comuni dell'Aro di diventare "virtuosi", ossia di raggiungere un 65% di raccolta differenziata.
Il piano è un buon piano, predisposto da tecnici di alto profilo nel settore, fortemente caldeggiato dal comune capofila, ossia Modugno. Unico rammarico è che il piano non è pienamente rispondente alla strategia rifiuti zero, ovvero la riduzione massima di rifiuti e il massimo recupero dei materiali da raggiunte in un arco di tempo medio-lungo (circa 10-13 anni), strategia a cui l'Aro ha formalmente aderito. Il piano approvato prevede anche il recupero energetico dei materiali, ossia l'utilizzo degli inceneritori o termovalorizzatori, e questo è in contraddizione con la strategia rifiuti zero.

In sede di consiglio ho provato ad emendare il piano per inserire fra gli obiettivi il perseguimento della strategia rifiuti zero ed il non utilizzo degli inceneritori, cosa possibile se si investe su altro tipo di impianti. La maggioranza prima ha tentato, con argomenti pretestuosi, di non portare tale emendamento a votazione e successivamente, dopo averlo posto ai voti su mia insistenza, l'ha bocciato.

Nell'ottica dei rifiuti zero, ho evidenziato che l'attuale centro comunale di raccolta è solo un ricovero dei mezzi e che è inadeguato per le sue dimensioni. In breve, il CCR deve prevedere dei container per i diversi rifiuti, altre sezioni per la raccolta specifica dei RAEE (Rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche) e la zona per il riutilizzo e riuso. La progettazione del nuovo CCR manca negli atti dell'amministrazione.
Oltre l'emendamento, ho anche provato a dare dei suggerimenti di modifica del piano che la maggioranza non ha voluto cogliere:
1) separare la raccolta di plastica e lattine già in casa con due sacchetti di diverso colore, risparmiando 90 euro a tonnellata per la separazione in impianti specializzati, cosa che avrebbe consentito una riduzione di tassazione di € 5 pro-capite;
2) prevedere le compostiere di quartiere che la regione Puglia finanzia per la realizzazione, ottenendo un risparmio sul costo di smaltimento dell'umido (circa il 39% del totale) che presso gli impianti di compostaggio privati (attualmente ce n'è solo uno presso la Tersan di Modugno) ci costa circa € 100 a tonnellata;
3) introdurre un servizio aggiuntivo a richiesta, ossia un ritiro più frequente presso quelle famiglie che utilizzano pannolini o pannoloni (visto che i pannolini vanno nell'indifferenziato, con ritiro a frequenza bisettimanale, e che evidentemente è un problema).
Ho anche espresso la preoccupazione - condivisa dal tecnico progettista - per la non esistenza, nell'ambito dell'ARO, di un impianto di compostaggio pubblico, scelta che ci sottrarrebbe dal monopolio privato.
L'atteggiamento di tutta la maggioranza è stato quello di creare confusione durante la discussione in consiglio comunale, tale da mettere in ombra il lavoro della minoranza.
Questa Amministrazione nel suo operato ha mostrato ancora una volta una incapacità di proposizione e la partecipazione messa in campo è stata tardiva e strumentale ai problemi interni della maggioranza. Prova ne è che nessuna proposta venuta dal confronto partecipativo ha trovato spazio nella votazione.
Il sindaco sostiene che se ne farà carico nei passi successivi all'approvazione del piano, ossia nella stesura del capitolato d'appalto. Ma allora perché si sono persi questi 15 giorni, se il piano non era emendabile? Non si poteva già approvare il 26 marzo scorso, visto che non c'è stato nessuna possibilità di cambiare il piano.
In realtà questo tempo è solo servito a ricomporre le fratture all'interno della maggioranza e il lavoro di chi ha studiato il piano è stato usato come cortina fumogena per non far vedere cosa succedeva nella maggioranza.
Poi si sono presentati in consiglio a sostenere il contrario di quello che avevano detto il 26 marzo, bisognava mostrare compattezza, perché altre tegole stanno arrivando addosso a questa maggioranza!
(Nunzio Cutrone)

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