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Sinistra Italiana - Palo del Colle

blog politico

Un saluto alla scuola pugliese per l’avvio del nuovo anno scolastico. “Anche in tempo di crisi, nessun contadino rinuncia alla semina”.

Pubblicato su 11 Settembre 2010 da Alba Sasso in scuola

Oggi i tutti i giornali riportano il rapporto dell’ Ocse che boccia la scuola italiana; ma questa volta sotto accusa non è la scuola “fannullona” ma la scarsità degli investimenti. La ricerca Ocse,infatti, fotografa la realtà di un sistema dell’istruzione in cui da anni si investe sempre meno, anche in termini di attenzione e di cura. Nella scuola, come nell’Università e nella ricerca. Siamo il Paese europeo con meno laureati, con due terzi della popolazione o con la sola licenza elementare o con il diploma di scuola media.

Una situazione come questa richiederebbe una politica diversa: più investimenti (nessuna riforma “epocale” si può fare a costo zero) più insegnanti, più tempo a scuola per imparare meglio, più scuole dell’infanzia, più educazione per gli adulti. Richiederebbe di accantonare la politica dei tagli ostinatamente perseguita da questo governo. Otto miliardi in tre anni.

Un Paese che non fa del sistema del sapere il cuore della sua crescita, che non punta sulle intelligenze e sui talenti dei suoi giovani è un Paese che rischia di rimanere fermo, se non di tornare indietro. E questo è il tema che dovrebbe trovar posto nell’agenda politica italiana.

Tra pochi giorni torneranno sui banchi circa 9 milioni di bambine e bambini , ragazze e ragazzi. Ogni famiglia italiana è direttamente o indirettamente coinvolta in questa grande macchina. E a lei si affida. E non chiede un servizio qualsiasi, ma chiede quella qualità, quell’accoglienza, quella cura che possano permettere a ognuna e ognuno, dovunque siano nati e da qualsiasi famiglia siano nati, di raggiungere i più alti gradi dell’istruzione. L’accesso a quel bene comune che la Costituzione italiana intende garantire a tutte e tutti.

Un nuovo anno scolastico è un’esperienza unica e importante nella vita di ogni ragazza e ogni ragazzo. Può diventare un’esperienza straordinaria quando la scuola riesce a rispondere ai bisogni di sapere e di conoscenza delle nuove generazioni, ad accompagnarle nel viaggio della scoperta e della crescita.

E un nuovo anno scolastico è per definizione un anno di semina. La scuola italiana è chiamata a fornire al paese nuove risorse intellettuali, idee, cultura, capacità di progettare e di innovare . E sono sicura che, come sempre, nonostante tutte le difficoltà, con impegno e abnegazione riuscirà ad assolvere al proprio ruolo.

Questa scuola non è un problema, ma una immensa risorsa. Da non penalizzare o disperdere.

Investire nella scuola vuol dire investire sul futuro. È quello che la Regione Puglia ha fatto ed intende continuare a fare. Il progetto “Diritti a scuola”appena rinnovato, per fare un solo esempio, assicurerà il lavoro a molte centinaia di precari, e soprattutto aiuterà nel percorso di apprendimento i ragazzi con maggiori difficoltà. Garantendo a ognuna e ognuno il diritto al sapere. Ma l’attenzione alla scuola non si esaurisce qui, è sull’istituzione scolastica nel suo complesso che intendiamo continuare ad investire, convinti che il ritorno in termini di crescita della cultura, dell’economia e anche della democrazia del territorio, sia la migliore garanzia del valore dell’investimento.

Sarà un anno scolastico probabilmente irto di difficoltà, come da tempo siamo abituati ad affrontare. Ma sono anche convinta che queste difficoltà siano lo stimolo a continuare a credere nel ruolo insostituibile della scuola pubblica, quella che forma i cittadini consapevoli e partecipi di cui abbiamo bisogno.

Buon anno e buon lavoro a tutte e tutti.

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