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Sinistra Italiana - Palo del Colle

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Nessuna opera pubblica per il 2016

Pubblicato su 24 Settembre 2016 da sel palodelcolle (ba) in amministrazione, bilancio

L'amministrazione Zaccheo muove i primi passi e possiamo fare qualche riflessione sui primi atti amministrativi prodotti dalla stessa.

L'amministrazione Zaccheo si è trovata subito a dover affrontare il bilancio di previsione per il 2016 predisposto dal commissario prefettizio, e tutti gli atti propedeutici al bilancio stesso. Tra questi il piano delle opere pubbliche per il triennio 2016-2018 che merita un approfondimento al fine di capire la reale capacità di questa Amministrazione di dare una svolta.

Per anni abbiamo criticato i vari programmi delle opere pubbliche presentati dall'amministrazione Conte durante il suo mandato. Erano pressoché identici e contenevano una singola voce di circa 500 mila euro per la sistemazione delle strade interne, non sempre portata a termine, che per il 2015 sono diventati 800 mila euro e che sono stati messi a gara qualche mese fa.

Quindi, noi, per anni abbiamo sottolineato l'incapacità di Conte di trovare le risorse e programmare le opere pubbliche per il nostro paese e mai avremmo pensato che una nuova amministrazione potesse fare peggio.

In effetti ci siamo sbagliati perché quest'Amministrazione ha fatto peggio decretando l'azzeramento di tutte le opere pubbliche del piano predisposto dalla giunta Conte per il periodo 2016-2018.

Questo piano prevedeva per il 2016 due opere pubbliche: la prima era la messa in sicurezza della discarica per un importo di 800 mila euro (500 mila euro vincolati da più di 15 anni per lo scopo e 300 mila euro con il mutuo alla Cassa depositi e prestiti), la seconda opera era costituita da lavori di rifacimento di strade interne per un importo di 800 mila euro (500 mila euro di avanzo di amministrazione 2014 e 300 mila con mutuo alla Cassa depositi e prestiti). Il piano approvato in giunta da Conte aveva il parere favorevole del responsabile di servizio di ragioneria, oltre che tecnico, e rispettava i parametri del cosiddetto patto di stabilità interno.

Durante questi mesi il governo Renzi ha modificato i parametri, vendendosi l'allentamento del patto di stabilità interno ricondotto al semplice pareggio di bilancio. Il responsabile del servizio applicando, a suo dire, la nuova legislazione ha cambiato il suo parere dichiarando di essere sfavorevole al piano in quanto produceva un disequilibrio. E sempre a detta del ragioniere per il 2016 era possibile una spesa per opere pubbliche di circa 700 mila euro.

La cronaca del consiglio comunale ci dice che la maggioranza ha tentennato nella decisione da prendere che è passata dall'idea di bocciare il piano all'idea di emendare a zero su proposta del segretario comunale, dopo che qualche minuto prima lo stesso aveva affermato che il piano non era emendabile. Tra l'altro nell'emendamento approvato dal consiglio comunale non c'è alcuna traccia del parere del responsabile dell'ufficio tecnico che, stando alla trascrizione, non ha dichiarato nulla.

Il punto essenziale che ci preme sottolineare è che quella che doveva essere una semplificazione del patto di stabilità è diventata, a dire del ragioniere, una camicia di forza ancora più stringente. Quindi, o il governo mente nel parlare di allentamento del patto di stabilità o il ragioniere non ha saputo applicare le nuove regole. Tra l'altro il parere del ragioniere arriva su un bilancio preventivo, quando poi il rispetto dei parametri va verificato rispetto ai conti reali e per anni abbiamo visto avanzi di amministrazione spaventosi e né il ragioniere, né la parte politica hanno saputo dare valide spiegazioni su questi avanzi considerevoli che sono dell'ordine del 15-20% del totale del bilancio. Tale percentuale diventerebbe ancora più consistente se la calcolassimo al netto delle spese per l'ordinaria amministrazione (spese personale, bollette, canoni vari, manutenzioni ordinarie, ecc.) ed è indicativa del fatto che non si va oltre la minima ordinaria amministrazione.

Al momento il primo passo significativo di quest'amministrazione è l'incapacità di trovare soluzioni ai lacci burocratici e ai vincoli di bilancio resi ancor più gravi dalla rinuncia a utilizzare persino quelle poche risorse che non avrebbero alcun ostacolo al proprio utilizzo.

Confidiamo per il bene dei cittadini palesi che l'amministrazione sappia anticipare i tempi di approvazione della prossima pianificazione triennale per recuperare parzialmente il ritardo che ha determinato nel non utilizzo di queste risorse e per trovare finalmente una sistemazione definitiva alla discarica comunale.

Nessuna opera pubblica per il 2016
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