Raccolta differenziata, parte la distribuzione dei kit: chi ha selezionato gli addetti agli info point?

Erano diverse settimane che i giovani palesi aspettavano il bando che pubblicizzasse la selezione dei facilitatori, così come è avvenuto negli altri comuni dell'Aro Bari2. 
Oggi (5 settembre) parte la distribuzione dei kit per la raccolta differenziata e del bando non c'è alcuna traccia. I kit in distribuzione serviranno per l'avvio della raccolta differenziata porta a porta, il nuovo metodo di raccolta dei rifiuti che rivoluziona il sistema della nettezza urbana a Palo e negli altri comuni dell'AroBari 2. 
Si tratta di una svolta epocale nel sistema di raccolta e i cittadini devono essere ben consapevoli di questo, infatti in questa fase assume importanza primaria l'informazione che deve fornire tutti gli elementi per un corretto comportamento da parte del cittadino.
Per tale funzione sono state stanziate sul bilancio comunale, a compenso del servizio per l'impresa appaltatrice, importanti somme che rinvengono dalla Tari e che vengono divise tra l'attività di distribuzione dei kit e quella di comunicazione rivolta al cittadino. 
Per attività di comunicazione si intende sia quella “tecnologica” che avviene sul web attraverso il sito dell'Aro e i social network, sia quella tradizionale attivata con i cartelloni pubblicitari, il cartaceo distribuito, il contatto diretto con le attività commerciali e attraverso gli info point che partono oggi. 
Abbiamo avuto modo di seguire le attività degli altri comuni constatando che in questi, tranne che a Palo, la selezione del personale addetto all'attività di distribuzione dei kit e dell'informazione, in gergo tecnico definiti “facilitatori”, sia avvenuta tramite procedura trasparente con un avviso pubblico di selezione. Basta dare un'occhiata alla pagina facebook “AroBa2 - Raccolta differenziata porta a porta”, per visionare gli annunci di selezione. In pratica, negli altri comuni dell'Aro i giovani hanno avuto la possibilità di candidarsi ed accedere alle selezioni per assumere il ruolo di FACILITATORE ma a Palo no. Quindi sorge lecita qualche domanda: chi ha selezionato quel personale? 
Perché questa amministrazione non ha aperto a tutti la possibilità di candidarsi? In campagna elettorale si parlava tanto di cooperazione, di democrazia partecipata, di trasparenza. É questo il modo di fare a cui si faceva riferimento? 
Il tema è molto delicato, il paese si appresta ad affrontare una rivoluzione delle abitudini quotidiane e al cittadino deve arrivare il concetto che questo sistema farà in modo che il rifiuto diventi una risorsa per l'intera comunità. Per questo è bene coinvolgere il più possibile, con ogni tipo di strumento e misura divulgativa. Ma questo primo atto segna il passo di un percorso intrapreso al contrario, nel chiuso di quattro mura, con decisioni poco trasparenti. L'amministrazione Zaccheo e l'assessore al ramo, invece, bene farebbero a non limitarsi alla comunicazione e agli strumenti già previsti, e a inventarsi nuove forme di coinvolgimento, sollecitazione, incitamento per evitare che ogni slargo, pezzo di terreno o aiuola del paese diventi una discarica, dato che già constatiamo i primi disagi recati dall'abbandono di ingombranti a ridosso dei cassonetti, nelle periferie e sui cigli delle strade.